Da La Havana a Pinar del Rio, da Santiago a Trinidad, da Cienfuegos a Guardalavaca…
Abbiamo attraversato tutta l’isola in auto, da ovest verso sud est, per arrivare alla punta estrema nell’Oceano Atlantico: Baracoa.
Un gioiello abbandonato nela foresta che fu ispirazione di Gabriel García Márquez per il suo Cent’Anni di Solitudine.
Abbiamo scelto il mese di Luglio per visitare i luoghi storici della rivoluzione. I Caraibi in estate sono molto umidi, e i pomeriggi sono spesso accompagnati dai temporali passeggeri.
Tutti scelgono di andare ai Caraibi per godersi il mare, io non lo capirò mai… Per andare al mare c’è la Grecia!
A Cuba si va per la natura, il rum, la musica e le idee rivoluzionarie.
Per chi è della stessa idea, e vuole allontanarsi un po’ dagli itinerari classici, ecco una buona alternativa per conoscere davvero l’isola!
Giorno 1: da Roma a La Havana
Partenza da Roma FCO con volo Air France con scalo a Parigi
Giorni 2, 3 e 4: La Havana
Da non perdere:
- Old Havana
- El Malecon
- El Floridita, famoso per essere il locale preferito di Ernest Hemingway
- Fabbriche di sigari
- …andare semplicemente in giro per il centro a piedi…
Giorno 5: da La Havana a Viñales/Pinar del Rio
circa 164 Km
Giorno 6: Viñales/Pinar del Rio
Pinar del Rio è una piccola cittadina dove non troverete grandi attività da fare, ma servirà come appoggio per godervi splendidi e infiniti paesaggi. La zona di Viñales infatti è famosa per le sue immense piantagioni di tabacco nelle quali si possono fare lunghe passeggiate a cavallo.
Giorno 7: da Pinar del Rio a Sierra del Rosario
circa 100 Km
Hotel Moka: ecolodge con architettura in stile neocoloniale, in cima a un promontorio roccioso che domina il lago e il villaggio Las Terrazas.
Giorno 8: da Sierra del Rosario a Cienfuegos
circa 350 Km
Cienfuegos è un piccolo centro cubano conosciuto come la Perla del Sud. Interamente costruita in stile coloniale francese, vale la pena visitarla per scoprire le strette stradine lastricate e viali eleganti, costeggiati da edifici coloniali interamente dipinti di verde e turchese.
Giorno 9: da Cienfuegos a Trinidad
circa 80 Km
Giorno 10: Trinidad
A mio avviso, la vera perla di Cuba e del Mar dei Caraibi è Trinidad. Chi ha un’immagine di Cuba senza averla mai vista, probabilmente ha in mente i mille colori di questo piccolo gioiello. Il tempo qui si è fermato. Le persone sembrano vivere in una dimensione dove frenesia e le paure non esistono. Tutto sembra sospeso nel tempo. Sospeso in un piccolo paradiso colorato, tra portici coloniali e bambini a cavallo.
Da quando nel 1988 Trinidad è diventata Patrimoni dell’Umanità l’UNESCO la città è diventata meta turistica per chi visita Cuba. Questo però non deve spaventare: malgrado la grande attrazione, Trinidad mantiene una quiete che difficilmente viene disturbata.
Giorno 11: da Trinidad a Camagüey
circa 260 Km
Non c’è molto da vedere a Camagüey. Si tratta solo di una tappa intermedia per evitare i lunghi chilomenti fino a Playa Guardalavaca!
Giorno 12: da Camagüey a Playa Guardalavaca
circa 260 Km
Qui, lontano dal mondo, sguardo sull’oceano, non bisogna far altro che godersi le spiagge bianche e prendere una pausa dai mille chilometri percorsi.
Giorno 13: da Playa Guardalavaca a Baracoa
circa 250 Km
Giorno 14: Baracoa
Baracoa è un piccolo villaggio alla punta estrema est dell’isola di Cuba. Tra le cittadine più antiche dell’isola, Baracoa fu fondata nel 1512 e la tradizione narra che Colombo, alla fine del suo lungo viaggio arrivò qui.
Fonte di ispirazione di molti. E questo di certo non stupisce. L’atmosfera è ancora più “stanca” e genuina che a Trinidad. Qui i turistini non arrivano. E tutti sbagliano a non farlo. Sicuramente è lontana, sicuramente ci vogliono molte ore e sicuramente non è di strada per visitare altre mete. Ma vale la pena giungere a Baracoa anche solo per attraversare il Parque Nacional Alejandro de Humboldt. Uno scenario di giungla verde, tra salite e discese con viste infinite sull’Oceano.
Camminando per Baracoa ricordete Macondo. Quel luogo incantato dove Gabriel García Márquez racconta vita e magie dei Buendía in Cent’Anni di Solitudine.
Giorno 15: da Baracoa a Santiago de Cuba
circa 240 Km
Giorni 16, 17 e 18: Santiago de Cuba
To do list:
- ascolatare musica alla Casa de Las Tradiciones
- Jardin de Los Helechos
- un pasto al Paladar Salon Tropical
- El Cobre Basilica
- Céspedes Park
Giorno 19: da Santiago de Cuba a La Havana
Partenza da Santiago de Cuba con volo interno per La Havana
Questa esperienza la sconsiglio vivamente: un po’ per il temporale, un po’ per il velivolo, avrei sinceramente rinunciato a questo inferno. Se proprio decidete di spostarvi in aereo all’interno dell’isola, cercate una compagnia aerea che non abbia i vecchi aerei russi dismessi.
Giorni 20, 21 e 22: La Havana
NB. i chilometri indicati nell’itinerario possono risultare ingannevoli: molto spesso noterete che le distanza non sono lunghe, ma per trascorrerle ci possono volere molte ore. Da una parte a causa delle condizioni delle auto che vi noleggerete, dall’altra perché vi troverete spesso su strade sterrate.
Giorno 23: da La Havana a Roma
Partenza da La Havana con volo Air France
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