Ricordate la prima volta che è nato il desiderio di viaggiare e partire?
Nella maggior parte dei casi inizia tutto con un regalo: il mappamondo. Chi di noi non ha mai fatto il gioco di farlo girare e puntare ad occhi chiusi il dito su un posto qualunque e dire:
“ecco, io voglio andare lì”.
Spesso purtroppo coincide con l’Oceano Pacifico o l’Atlantico. Dove troviamo solo mare. Ma poi lo rifacciamo, e ci innamoriamo del Sudamerica, la Cina, gli Stati Uniti o l’Africa.
Atrentatré anni ho visto quasi tutto il mondo e sicuramente tutti i continenti. Anche l’Oceania.
Questo grazie ai miei genitori, la mia curiosità, la necessità di interrompere la routine e le benzodiazepine per superare la paura dell’aereo.
Aver passato tanto tempo senza mai stare ferma nello stesso crea uno svantaggio!
Dopo molti anni passati così bisognerebbe andare su un altro pianeta per riprovare l’eccitazione di quando dall’alto si vede un panorama nuovo dove atterrare.
In ogni caso, andando avanti negli anni e abbandonando i sogni da bambino che fa girare il mappamondo, l’idea di evadere diventa più concreto e fattibile.
Bastano pochi ingredienti fondamenti: la curiosità, la capacità organizzativa e in fondo basta.
Purtroppo per le agenzie di viaggi, ormai un qualunque itinerario, può essere homemade.
Su internet c’è la possibilità di trovare qualunque cosa: idee, agenzie locali, contatti… e si può prenotare tutto: hotel, voli (low cost e non), gite etc… Insomma, basta saper cercare.
Con i miei brevi articoli cercherò di essere esaustiva e dare tanti consigli sul travel. Dai voli agli altri trasporti. Dai ristoranti agli alberghi. Dai consigli su cosa mettere in valigia o nello zaino a quelli sulle immagini più belle da portare a casa.
Un bagaglio di esperienze che spero vi faranno sognare come hanno fatto sognare me!
Leave A Reply